Ma trace

Con il progetto CClimaTT abbiamo cercato le “tracce” dei cambiamenti climatici nelle aree del progetto: Parco delle Alpi Marittime e Marguareis, Parco  fluviale Gesso e Stura, Colline di Langa e  Barolo, Parc National du Mercantour, Parc Nazionale des Ecrins.
Abbiamo raccolto quelle più evidenti per guidarvi  in un viaggio virtuale che,  attraverso interviste, fotografie, mostre e itinerari, vi mostrerà come i cambiamenti climatici abbiano già modificato profondamente il nostro ambiente di vita.

La terra ci precede e ci è stata affidata.
Non possiamo più aspettare.
Ciascuno di noi può fare un mondo di differenza.


Il clima sul nostro pianeta è da sempre in mutamento. Nell’ultimo milione di anni, ci sono state circa dieci ere glaciali, intervallate da periodi molto più caldi. Questi cambiamenti erano dovuti a cause naturali, ad esempio a variazioni dell’inclinazione dell’asse terrestre, dell’attività solare, delle correnti oceaniche o  eruzioni vulcaniche.
Ma niente di quanto è successo nel recente  passato, fino a circa 800.000 anni fa,  è paragonabile a quello che sta succedendo sul nostro pianeta negli ultimi cinquant’anni, e che sta mettendo a rischio i nostri ambienti di vita e tutte le specie.
Dall’epoca industriale l’azione umana sta contribuendo in maniera determinante al riscaldamento  pianeta, la cui temperatura media sta aumentando in modo molto più rapido rispetto agli ultimi migliaia di anni. La scienza è concorde nell’affermare che questo cambiamento climatico è causato dall’uomo e alle grandi quantità di gas a effetto serra prodotte ed immesse nell’atmosfera dalle attività antropiche, principalmente per l’uso dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas). Dalle stime fatte attraverso misure dirette e ricostruzioni paleoclimatiche per milioni di anni, e fino all’epoca preindustriale, il livello medio di gas ad effetto serra presenti in atmosfera ha avuto delle oscillazioni ed il valore medio è stato di circa 270 -280 parti per milione. Oggi, invece, proprio a causa delle attività umane, tale valore medio ha raggiunto valori superiori  alle 400 parti per milione con un andamento in continua crescita.

Nonostante la presenza dei gas ad effetto serra in atmosfera sia indispensabile (se non ci fossero, la temperatura media sulla Terra sarebbe di circa -18°), a causa delle attività umane, la loro concentrazione sta crescendo in modo smisurato e l’effetto serra si amplifica, causando il fenomeno comunemente definito “riscaldamento globale”.


Si osservano già cambiamenti significativi del clima:

  • aumento delle temperature
  • aumento della variabilità meteorologica con frequenti eventi “fuori stagione”
  • rapida alternanza degli estremi
  • aumento della lunghezza dei periodi senza precipitazione
  • incremento degli eventi estremi
  • diminuzione della copertura nevosa

che hanno effetti importanti quali:

  • alterazione del ciclo idrologico e della disponibilità idrica
  • modifiche agli habitat naturali, in particolare nelle zone montane, con impatto sulla distribuzione delle specie animali e vegetali
  • incremento dei rischi naturali connessi alle precipitazioni intense e alla degradazione del permafrost
  • scomparsa dei ghiacciai
  • aumento degli incendi boschivi
  • incremento dei danni all’agricoltura, in particolare a quella di pregio
  • aumento della mortalità per effetto delle ondate di calore
  • aumento dell’insorgenza di nuovi casi di allergopatie


La temperatura media in provincia di Cuneo è aumentata di 1,5° negli ultimi 60 anni, con indici più elevati nelle aree montane.

Cet onglet est dédié à tous ceux qui souhaitent laisser un témoignage sur les effets du changement climatiquedéjà visibles sur le territoire de projet.
L'idée est de créer une bibliothèque virtuelle sur les effets du changement climatique et de la rendre publique afin de sensibiliser les citoyens sur la réalité du phénomène et de ses incidences aujourd'hui concrètes sur nos territoires.

Le témoignage peut être sous forme de :

  • photos,
  • vidéos,
  • dessins, peintures,
  • écrits,
  • autres...

et doit mettre en évidence l'impact du phénomène sur les lieux prédéfinis (en comparaison).
Par exemple, la photo d'un glacier, d'espèces animales ou végétales à des altitudes différentes, de roches qui se sont émiéttées, un torrent à sec depuis plusieurs années,… En résumé tout ce qui peut aider à montrer visuellement que le changement climatique n’est pas un processus abstrait dont les effets seront observables plus tard mais que les conséquences sont déjà évidentes sur nos territoires.

Les documents peuvent être envoyés sur le mail suivant info@cclimatt.ue avec les droits d'utilisation exclusifs au projet CClimaTT, leur publication sera évaluée par les responsables du projet.