Flora

Gli studi di settore ci raccontano come le specie vegetali siano particolarmente sensibili alle mutazioni climatiche: i processi fisiologici delle piante risentono delle mutazioni della temperatura media, anche quando queste sono di entità minima. Il riscaldamento attuale produce conseguenze nel mondo vegetale sia dirette, con anticipazione delle fioriture o variazioni nella crescita, sia indirette, attraverso per esempio la riduzione della copertura nevosa o dell’umidità del suolo. Le temperature elevate insieme con le siccità prolungate possono ridurre la capacità fotosintetica delle piante e il loro assorbimento di anidride carbonica.

Nella fascia mediterranea i rischi di estinzione delle specie e di variazione della struttura di comunità sono elevati, così come quelli di variazioni della distribuzione della flora e delle foreste, di maggiore intensità degli incendi e di aumento dei fenomeni erosivi.
Per gli ambienti alto-montani con clima alpino si rilevano cambiamenti nella composizione e nella struttura delle comunità vegetali, fino allo spostamento di specie verso quote più elevate. È un processo che ci pone di fronte al problema del destino delle specie vegetali maggiormente legate ad ambienti freddi, già relegate alle vette più elevate.

Nell’ambito del progetto Interreg Alcotra CClimaTT sono previsti studi specifici su ambiti indicatori alpini e collinari indicatori di cambiamento climatico. La ricerca focalizzerà in particolare i rischi e le possibili modalità di adattamento per alpeggi e paesaggi vitivinicoli. Si prevede inoltre di realizzare uno studio dettagliato, geografico e diacronico, sull’evoluzione dei ghiacciai negli ultimi 100 anni.